Nella Milano centro economico italiano batte un cuore lucano. È quello delle Associazioni dei Lucani in Lombardia che, coordinati dalla Federazione, cercano di supportare gli imprenditori della Basilicata nelle loro azioni di valorizzazione dei prodotti di eccellenza enogastronomica.

Questa è una delle mission della Federazione e dell’Associazione Amici della Basilicata in Lombardia, di cui è presidente Tommaso Ruggieri, giovane manager a Milano di origini materane.
Una delle tante azioni sinergiche con la Basilicata si è concretizzata lo scorso 29 ottobre con un’attività di divulgazione, informazione e promozione di alcuni prodotti d’eccellenza, come l’olio extravergine d’oliva, il pistacchio, le conserve, le olive e la pasta di grano duro.

Le eccellenze lucane sono diventate i preziosi ingredienti del menù realizzato dallo chef di “Carretta, il Ristorante”, in via Massarani a Milano, un vero gioiello dell’imprenditore lucano Enrico Carretta. Un luogo e un presidio in cui ogni giorno si celebrano genuinità e bontà della terra di Basilicata.

Un’occasione anche per raccontare la nostra regione attraverso i profumi, i colori e il gusto dei piatti realizzati con sapienza. All’evento è intervenuta anche Maria Andriulli, Presidente dell’Associazione Mondi Lucani, che lo scorso agosto ha conferito all’imprenditore Enrico Carretta il Premio Mondi Lucani 2021, impegnandolo così verso un gesto di “restituzione” alla sua terra d’origine. Una storia di successo quella di Enrico Carretta a Milano, che non solo dà lavoro a tanti giovani, anche lucani, ma che con i suoi punti vendita porta vitalità nei quartieri di Milano e nelle comunità che vi abitano.

Un modello imprenditoriale che ha come protagonista la Basilicata con i prodotti della tradizione dolciaria realizzati nei laboratori di “Officine del dolce” e della tradizione casearia realizzati dalle sapienti mani dei mastri casari del “Centro della Mozzarella”, le cui bontà ogni giorno arrivano sulle tavole dei milanesi e non solo.

Redazione SUDITALIAVIDEO
Riprese e Montaggio
Giuseppe Disabato