Enrico Carretta

Imprenditore, Centro della Mozzarella

Enrico Carretta, di Lavello, classe 1975 si trasferisce a Milano per intraprendere gli studi in Economia e Commercio all’Università Bocconi, ma – dopo la sua laurea con il massimo dei voti – capisce che il suo percorso di vita sarebbe stato un altro. 

Il suo futuro doveva essere ancora scritto e a scriverlo ci avrebbe pensato lui e solo lui. Ecco che nel  1997 prende piede l’intuizione, semplice, niente di elaborato: a Milano adoravano le mozzarelle del suo Sud Italia.. e se quelle mozzarelle venissero prodotte a Milano?

Nasce così nel 1997 il primo caseificio metropolitano di Milano, il Centro della Mozzarella. Dall’unione di una materia prima locale, il latte lombardo, e della una tradizione casearia lucana, si otteneva quel prodotto vincente che ha reso possibile l’espansione del progetto di Enrico: diffondere in tutta Milano tante micro-produzioni casearie per ottenere ogni giorno un prodotto super fresco e di altissima qualità.

Dal 1997 ad oggi, di latte per Milano ne è passato, e il Centro della Mozzarella conta 13 punti vendita. 

La mozzarella consente ad Enrico di diventare supplier di tante realtà della ristorazione milanese e la conoscenza di queste gli ha consentito di allargare il suo spettro visivo. Ecco che dal 2010 in poi inizia a declinare il mondo caseario nel campo della ristorazione prima, poi della pasticceria, gelateria ed infine della pizza. Il brand Officine del Dolce, dal 2014, oggi conta 3 pasticcerie, di cui una specializzata nel senza glutine. Con Pizza e Salato, l’ultimo brand nato nel 2019, Enrico crea un laboratorio specializzato nella focaccia in teglia e altri panificati.

Costruire laboratori del gusto per generare un prodotto eccellente che soddisfi la richiesta di un consumatore, anche professionale, sempre più attento alla qualità, alla filiera e al processo di produzione. 

Il motto di Enrico è stato sempre quello del “lavorare divertendosi” e così deve essere, o meglio così vorrebbe che sia, anche per i suoi collaboratori. La perfezione? Non esiste e ripete.. che la prossima volta andrà meglio.